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LO STAFF DEL SETTORE GIOVANILE 2017-2018
Giugno 12, 2017
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La struttura del “Valentino Bertolini” di via Armando Diaz, a Gassino Torinese, è diventata un Centro Federale Territoriale. Uno dei primi su scala nazionale, il primo in assoluto entro i confini del Piemonte. L’ufficialità è arrivata nel corso dell’ultima settimana,

l’inaugurazione si terrà invece nella giornata di lunedì 27 febbraio.

 

Un riconoscimento che certifica, innanzitutto, la bontà della strada intrapresa dal Gassinosanraffaele nel corso delle ultime due stagioni sportive. «Due anni fa – le parole di Massimo Battistello, responsabile della comunicazione e dell’immagine del sodalizio rossoblù – abbiamo preso in mano la società e ci siamo chiesti: vogliamo pensare soltanto ai risultati o creare qualcosa di utile per il nostro territorio ed i nostri ragazzi? Abbiamo fatto fatica, abbiamo scalato montagne, ma siamo arrivati ad ottenere questo grande attestato da parte della Federazione. Che non è traguardo, ma un punto di partenza. E ci rende orgogliosi il fatto che a raggiungerlo sia stato un direttivo tra i più giovani del panorama: forse proprio questa caratteristica ci ha portato ad essere intraprendenti e slegati da un modo tradizionale di vedere il calcio dilettantistico troppo limitato».

 

Figura fondamentale lungo un percorso durato quasi un anno e giunto a compimento proprio in questi giorni, quella del direttore generale Piercesare Uras. «Il Centro Federale Territoriale racchiude in sé tutto quello che abbiamo costruito e che siamo diventati in questi due anni. Per il nostro modo di intendere il calcio è stato naturale guardare alla Federazione, con la quale condividiamo i propositi. Abbiamo così aperto un nuovo scenario che risponde innanzitutto ad un obiettivo ben preciso: valorizzare il territorio ed i ragazzi del territorio. Attraverso una politica che è la nostra da due anni a questa parte e che ha già portato ad una ristrutturazione societaria partita dai tecnici e dagli istruttori: non dei “proprietari” di una squadra, ma persone che hanno sposato l’intento della società di crescere i giovani innanzitutto a livello comportamentale ed educativo. Vogliamo affinare i metodi migliori per far maturare i nostri tesserati, non portare via i più bravi alle altre società. Un aspetto che curiamo molto è proprio quello della formazione e dell’istruzione dei tecnici e dei preparatori che crescono i nostri ragazzi: non a caso il 50% delle risorse del Centro Federale Territoriale lo dedicheremo proprio a corsi formazione insieme ad istruttori federali. Sono convinto sia un’idea vincente, i tempi ormai sono cambiati rispetto a quelli delle “facili scorciatoie”: le società devono fare di necessità virtù e lavorare sui vivai, dobbiamo lanciare il cambiamento attraverso un progetto innovativo. Vogliamo mettere tutti i ragazzi nelle condizioni di esprimere il meglio di sé. Per fare del bene a loro stessi, non per gratificare gli adulti che hanno intorno con dei risultati. Certo, sempre cercando di vincere perché facciamo sport a livello agonistico, ma mai a discapito dei valori e dei principi nei quali crediamo.

 

Concetto cardine dell’avventura che il Gassinosanraffaele si appresta a vivere è quello di “cultura”, sul quale si sofferma in particolare il direttore tecnico Sebastiano Filardo. «L’idea di candidarsi a divenire Centro Federale Territoriale è nata per condividere una precisa “cultura” con la Federazione e sarà uno strumento fondamentale soprattutto per accorciare i tempi tecnici necessari per instaurare questo nuovo modo di vedere. Oltre che per dare popolarità a Gassino e al territorio limitrofo. Chi oggi occupa ruoli chiave in società, d’altronde, è del territorio, mentre prima non era così: in precedenza la società Gassino era vista come trampolino per le ambizioni personali, non come una realtà da valorizzare. E al Centro Federale Territoriale siamo arrivati attraverso una manifestazione d’interesse, unici in tutta la Provincia ad averla presentata: già solo questo dato lascia intuire quale sia il livello culturale del calcio locale. Nel corso dell’ultimo anno siamo gradualmente cresciuti in funzione di oggi e arriviamo a questo momento assolutamente preparati: si tratta di un’opportunità per fare formazione concreta in un contesto sano».

 

Ad unire idealmente passato, presente e futuro del sodalizio rossoblù è invece il presidente Luciano Bongiorni. «Ci sono tante persone da ringraziare se adesso, dopo 95 anni di storia, la società è diventata quello che è. Negli ultimi anni la nostra realtà è cresciuta a dismisura grazie all’approdo di persone preparate come Uras e Filardo, e con l’ausilio dell’amministrazione insieme alla quale abbiamo dato vita ad un struttura che in tanti ci invidiano. A lungo ho vissuto una società che si è interessata poco al Settore Giovanile, ma il nuovo direttivo composto da persone preparate ed attente a fare bene ognuno nel proprio ruolo mi ha convinto ad intraprendere questa strada».

 

Che a portato ad un nuovo ed entusiasmante capitolo ancora tutto da scrivere.

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